Sono venuto a portare il fuoco sulla terra (Lc 12,49)

Quest’anno vogliamo festeggiare insieme a tutti i fratelli e le sorelle il 50° anno della presenza del Rinnovamento Carismatico in Italia.  Non è certamente semplice indicare una data ed un tempo precisi in cui la corrente di grazia del Rinnovamento è giunta nel nostro Paese. Il 1972 rappresenta un tempo che ha visto un primo incontro di diversi gruppi ”romani” che pochi anni prima avevano iniziato a formarsi. La scintilla di questo fuoco carismatico giunge in Italia attraverso Padre Valeriano Gaudet, sacerdote di origine canadese. Invitato a tenere una conferenza sul Rinnovamento Carismatico a Roma dopo una lunga conversazione, una suora carismatica proveniente da Long Island NY, indica la necessità di formare un gruppo di preghiera. Il primo incontro di preghiera avviene nell’ Epifania del 1971.  al termine del 1971 il numero di persone è già cresciuto tanto da dover utilizzare il grande auditorium della Gregoriana e nel dicembre di quell’anno una quarantina di persone riceve il battesimo nello Spirito. Il 1972 vede quindi la crescita dei primi gruppi presso la Pontificia Università Gregoriana e contemporaneamente la nascita di un gruppo di preghiera a San Mauro Pascoli vicino a Rimini. Per questi eventi si fa risalire l‘inizio della diffusione della corrente di grazie del Rinnovamento Carismatico in Italia nel 1972. Ma l’esperienza della Pentecoste è vita della Chiesa, è la Chiesa! Ed allora, guardando al magistero della Chiesa e alla voce di Pietro, troviamo un richiamo profetico che ci richiama proprio al 1972. Ci riferiamo al discorso di San Paolo VI in occasione dell’udienza generale del 29 novembre 1972 dal titolo ”Lo Spirito Santo animatore e santificatore della Chiesa” di cui riportiamo uno stralcio e ove egli si domanda quale sia il bisogno della Chiesa dopo il grande Concilio Ecumenico Vaticano II.  
Scrive il santo pontefice: “Noi ci siamo chiesti più volte quali siano i bisogni maggiori della Chiesa, noi che dalla meditata sapienza del Concilio abbiamo approfondito la conoscenza e la coscienza di questo fenomeno umano, polarizzato in Gesù Cristo, definito Popolo di Dio, suo Corpo mistico, di Cristo, in Lui compaginato e articolato (Cfr. Eph, 1); […] noi, quale bisogno avvertiamo, primo e ultimo, per questa nostra Chiesa benedetta e diletta, quale? (Cfr. Lumen Gentium, 1); […] noi, quale bisogno avvertiamo, primo e ultimo, per questa nostra Chiesa benedetta e diletta, quale? 

Lo dobbiamo dire, quasi trepidanti e preganti, perché è il suo mistero, e la sua vita, voi lo sapete: lo Spirito, lo Spirito Santo, animatore e santificatore della Chiesa, suo respiro divino, il vento delle sue vele, suo principio unificatore, sua sorgente interiore di luce e di forza, suo sostegno e suo consolatore, sua sorgente di carismi e di canti, sua pace e suo gaudio, suo pegno e preludio di vita beata ed eterna (Cfr. Lumen Gentium, 5). 

La Chiesa ha bisogno della sua perenne Pentecoste; ha bisogno di fuoco nel cuore, di parola sulle labbra, di profezia nello sguardo. 

La Chiesa ha bisogno d’essere tempio di Spirito Santo (Cfr. 1 Cor. 3, 16-17; 6, 19; 2 Cor. 6, 16), cioè di totale mondezza e di vita interiore; […] Uomini vivi, voi giovani, e voi anime consacrate, voi fratelli nel sacerdozio, ci ascoltate? Di questo ha bisogno la Chiesa. Ha bisogno dello Spirito Santo. Dello Spirito Santo in noi, in ciascuno di noi, e in noi tutti insieme, in noi-Chiesa.” 

Il Rinnovamento Carismatico, nuova pentecoste nella Chiesa è stato ed è una risposta a questo accorata preghiera. Forse nel tempo con l’avanzare degli anni abbiamo un po’ perso la vitalità dei primi anni, talvolta appropriandoci di ciò che ha compiuto il Signore come fosse un traguardo, un’opera che ci appartiene. Forse altre volte ci siamo soffermati a definire dei confini in cui ci risultasse più “semplice” vivere la chiamata all’essere cristiani della Pentecoste. La celebrazione Eucaristica che si svolgerà a Roma in San Giovanni in Laterano il 19 marzo, festa di San Giuseppe, sia allora, oltre che ringraziamento al Signore per il cammino che coinvolge tutta la corrente di grazia del Rinnovamento Carismatico Cattolico Italiano espressa nei vari carismi delle diverse realtà che lo compongono, anche il desiderio di continuare ad accogliere l’invito di essere presenza viva dello Spirito Santo, dello Spirito di Gesù donatoci sulla croce, a volere finalmente dire il nostro “Confido in Te!” lasciandoci trasformare dal fuoco dello Spirito Santo rispondendo personalmente a questa chiamata. “Di questo ha bisogno la Chiesa. Ha bisogno dello Spirito Santo. Dello Spirito Santo in noi, in ciascuno di noi, e in noi tutti insieme, in noi-Chiesa.”

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